Musica, musica musica e ancora musica, niente di meglio di quelle sette note che messe insieme fanno da colonna sonora alla nostra vita.
sabato 10 maggio 2014
Il Timpano
I timpani sono degli strumenti musicali a percussione. Appartengono alla classe dei membranofoni a suono determinato. Essi consistono in una membrana, chiamata pelle, tesa su un grande fusto chiamato "caldaia" solitamente in rame, in altre leghe metalliche o in materiali plastici. Vengono suonati per mezzo di due battenti, generalmente a punta morbida (feltro o altro materiale). In orchestra sono sempre presenti in coppia (da cui il nome plurale), a volte in set comprendenti tre, quattro o più strumenti. A differenza di molti tamburi, i timpani, come detto, sono uno strumento a suono determinato. L'intonazione viene determinata dalla tensione della pelle: ogni strumento ha un'estensione che varia da una quinta ad un'ottava cromatica. La modifica dell'altezza viene effettuata oggi per mezzo di un pedale che agisce contemporaneamente su tutte le viti di tensione della pelle. Anticamente queste venivano avvitate o svitate manualmente una ad una, obbligando il timpanista (ed il compositore) a mantenere la stessa intonazione durante tutto un brano. L'uso del pedale e di un apposito quadrante graduato permettono una rapida intonazione dello strumento ed effetti di glissato. Anche nei timpani provvisti di pedale sono comunque presenti viti che permettono di mantenere la tensione della membrana equilibrata in tutti i punti. I suoni vengono oggi notati in altezza reale in chiave di basso (talvolta senza accidenti in chiave). Anticamente si utilizzava una notazione convenzionale in cui il Do rappresentava la tonica ed il Sol la dominante del pezzo: la reale intonazione era indicata a chiare lettere all'inizio del brano. I timpani sono in uso prevalentemente in orchestre di musica classica dal XVII secolo. Haydn fu tra i primi compositori ad inserire interventi di timpani nelle sue sinfonie. Tra le tante, la 103 viene definita "col rullo di timpani" appunto per l'importanza che ha questo strumento nel brano. In seguito anche Beethoven nelle sue opere sfoggiò le doti espressive e potenti dello strumento. Esempio è la sinfonia corale. Nel secondo movimento, lo scherzo, troviamo gli interventi tematici del timpano a rispondere all'orchestra. Nel corso dell'Ottocento l'uso dei timpani nelle orchestre ha un forte incremento, così come l'introduzione delle altre percussioni. Nel novecento si ha l'esplosione: i timpani vengono usati da compositori quali Mahler, Sostakovic, Stravinskij, Bartok per esporre temi, ritmi e particolari sonorità. Tra le numerose composizioni in cui i timpani emergono in tutta la loro forza espressiva ricordiamo la fiaba musicale Pierino e il lupo di Sergej Prokof'ev, nell'imitazione degli spari dei cacciatori, la sinfonia 11 di Sostakovic, in cui temi di intere sezioni sono affidate ai timpani e il celebre inizio dello Zarathustra di Richard Strauss. Al di fuori della musica classica, i timpani hanno trovato dignità anche in contesti meno impegnati. Probabilmente, uno degli esempi che vale la pena ricordare - nell'ambito della cultura popolare è la musica d'apertura della storica serie a cartoni animati Gli Antenati. La canzone della sigla iniziale, intitolata "Meet the Flintstones" - la cui melodia si ispira parzialmente al 2º movimento della Sonata per pianoforte n. 17: "La Tempesta" di Beethoven contiene un corposo assolo di timpani che espongono il celeberrimo tema degli Antenati. Il termine italiano timpani, in uso anche in altre lingue tra cui l'inglese, deriva dal latino tympanum. Il musicista che suona i timpani è il timpanista.
StuPanda
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