lunedì 27 gennaio 2014

Gli Aerofoni


Gli strumenti musicali aerofoni emettono il suono per mezzo di una vibrazione di aria, senza l'uso di corde o membrane vibranti e senza che sia lo strumento stesso a vibrare. Negli strumenti a fiato l'aria viene insufflata direttamente dal suonatore, dalla bocca o, in alcuni casi, da una narice; negli strumenti a mantice l'aria viene spinta con il movimento meccanico di un mantice. Nella classificazione di Hornbostel-Sachs, gli strumenti aerofoni sono ulteriormente divisi in due classi, a seconda che l'aria che vibra sia contenuta in una cavità dello strumento (aerofoni risonanti), oppure no (aerofoni liberi).

AEROFONI LIBERI

La prima classe comprende gli aerofoni liberi, nei quali l'aria è contenuta dallo strumento stesso. Questa classe comprende gli strumenti ad ancia libera come l'armonica a bocca e l'organo a bocca di origine orientale e anche molti strumenti che molti non chiamerebbero aerofoni, come la sirena e l'armonica o gli aerofoni a vortice come il Rombo, la rotula della zampa di suino (o il bottone) che vengono fatti roteare su se stessi.

AEROFONI RISONANTI

La seconda classe comprende gli strumenti provvisti di una cavità (tubi o globi, nel caso di tubi abbiamo cilindri, coni e coni rovesciati), cavità nella quale l'aria presente viene fatta vibrare. Questa classe comprende quasi tutti gli strumenti a fiato occidentali, come il flauto, l'oboe o la tromba. In questi strumenti, la frequenza della vibrazione generata, e quindi la nota prodotta, dipende principalmente dalle dimensioni della cavità (cavità più piccola produce nota più acuta), ma anche dalla presenza di aperture sulle estremità o lungo la cavità, dalla sua forma (cilindrica o conica) e dalla sua sezione. Secondo la legge di Sax, il timbro del suono dipende esclusivamente dalle proporzioni della colonna d'aria. Influenze minori sul timbro si possono avere anche dal metodo con cui viene generato il suono (con un'ancia, singola o doppia, senza ance) e dalle caratteristiche costruttive dello strumento (materiali, dimensioni, conicità, peso). In quasi tutti gli strumenti, senza modificare la cavità, il suonatore può ricavare note diverse, più precisamente le armoniche superiori della nota fondamentale (la più bassa ottenibile), agendo con la pressione del soffio, con la forza delle labbra o con apposite chiavi. Le onde sonore prodotte dal corpo vibrante vengono amplificate dalla cassa armonica formata dallo strumento stesso e dalle cavità presenti nel corpo del suonatore (le vibrazioni infatti non si muovono solo nella direzione del soffio). Numerosi strumenti di questa classe (ance e flauti, eccetto gli ottoni) sono spesso classificati come legni in quanto il materiale di costruzione era, almeno in passato, il legno.

StuPanda


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