domenica 23 febbraio 2014

Il Fagotto




Il fagotto è uno strumento musicale a fiato ad ancia doppia appartenente al gruppo dei legni di cui costituisce il baritono. Il nome fagotto deriva dalla forma che esso aveva in origine, simile a quella di un mantice a soffietto che immetteva l'aria in due tubi affiancati. Il musicista che lo suona va sotto il nome di fagottista. È composto da un tubo conico lungo circa 2,60 m ripiegato su sé stesso a forma di "U" e ricavato in tre diversi segmenti e un padiglione, da altrettanti masselli di legno (pero, acero, palissandro, ebano ed altri): i segmenti esterni sono innestati su quello mediano, detto "piede" o "stivale", costituito da un blocco a sezione ovale nel quale sono ricavati due tratti di tubo paralleli, uno ascendente e l'altro discendente, congiunti da un accordo a gomito (culatta) all'estremità inferiore. Ha l'imboccatura ad ancia doppia e un sistema di chiavi e 5 fori. L'ancia è inserita su un cannello metallico ritorto inserito nel segmento iniziale chiamato "esse". I fori sono scavati con andamento obliquo, in modo da raggiungere la colonna d'aria contenuta nel tubo in punti tra loro più distanziati di quanto non siano le aperture esterne, adeguate all'estensione delle dita di una mano. Il controfagotto è un parente stretto del fagotto ed è dotato di una canna lunga il doppio del fagotto (la colonna d'aria) e un registro più grave di un'ottava, quindi produce note più basse di esso. L'evoluzione tecnica dello strumento si deve soprattutto alla casa produttrice tedesca Heckel, che lo arricchisce con chiavette e fori non presenti fino alla metà del XIX secolo. Le sue origini sono da riferire alla dulciana, strumento rinascimentale esistente in una famiglia che comprendeva dal soprano al basso. Il basso ebbe particolare fortuna e venne usato anche in funzione solista in grandi e piccole formazioni durante tutto il XVII secolo. La dulciana si evolve e diviene fagotto grazie alle sperimentazioni che avvengono soprattutto in Francia. Si possono definire due tipi fondamentali di fagotto fino alla metà dell'800, il fagotto barocco e il fagotto classico. Dalla fine dell'800 si delineano due tendenze di costruzione essenziali: il sistema tedesco Heckel, utilizzato ormai in tutto il mondo e il sistema francese Buffet Crampon, oggi utilizzato solamente nell'orchestra dell'Opera di Parigi e raramente nel resto del mondo.  Il fagotto è l'unico strumento dei legni ad avere configurazioni di strumento baritono, quindi resta quasi imprescindibile nella scrittura orchestrale fino alla metà del 900. Il suo timbro particolare, pieno e scuro, è dato dall'ancia doppia e dalla lunghezza e corposità del legno che lo compone. È uno strumento fondamentale in orchestra sia come basso che come solista. Strumento dalle notevoli capacità musicali, in grado di estendersi per tre ottave e mezzo, il fagotto fu utilizzato dal periodo barocco, Vivaldi compose ben 39 concerti per fagotto. Il periodo classico fu contrassegnato da un forte utilizzo del fagotto come strumento solista, da autori quali Mozart, Hummel, Franz Danzi, Johann Baptist Vanhal, solo per citarne alcuni. Weber,Saint-Saëns ed Edward Elgar lo utilizzano in periodo romantico per sonate e romanze. Celebri sono i passi della sinfonia n. 4 di Beethoven, della sinfonia n. 8 di Schubert, di Sheherazade di Rimskij-Korsakov, della sinfonia n. 4 di Čajkovskij, di Pierino e il lupo di Prokof'ev, de L'apprenti sorcier di Paul Dukas, del Bolero di Ravel e della Sagra della Primavera di Stravinskij. In ambito operistico apprezziamo invece il fagotto nella celebre aria "Una furtiva lagrima" dell'Elisir d'Amore di Gaetano Donizetti, ma anche nelle Nozze di Figaro di Mozart. Il registro di fagotto è molto antico: lo si riscontra già in strumenti (tedeschi e olandesi per lo più) del XVII secolo. Ha timbro dolce, morbido e pastoso. Esiste di diverse misure: 32, 16, 8, 4 e, talvolta, 64 piedi. Le cronache tramandano che fosse uno dei registri più amati da Bach.

StuPanda 

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