giovedì 6 marzo 2014

Il Trombone




Il trombone è uno strumento musicale aerofono della famiglia degli ottoni. Nella versione moderna e più comune è noto come trombone a tiro o trombone a coulisse ed è caratterizzato da una pompa mobile (il “tiro” appunto, o “coulisse” in francese, “slide” in inglese) a forma di U che unisce due tubi paralleli ed è in questo modo allungabile modificando la lunghezza del percorso dell'aria e di conseguenza l'intonazione dell'armonico di base. Esiste anche il trombone a pistoni che è strutturato sul medesimo principio della tromba. Il musicista che suona il trombone è chiamato trombonista. Il trombone fu il primo, tra gli strumenti ad ottone, a disporre degli armonici nelle sette posizioni degli attuali strumenti a pistoni, e di conseguenza della scala cromatica, grazie alla coulisse, per cui venne in origine considerato il più perfetto degli strumenti a bocchino. Le prime notizie del trombone risalgono alla seconda metà del XV secolo, quando venne raffigurato nel dipinto del pittore pratese Filippino Lippi L'assunzione della Vergine (affreschi in Santa Maria sopra Minerva a Roma), ed anche in un'opera del Perugino conservata all'Escorial vicino a Madrid. Lo strumento aveva già l'aspetto del trombone moderno, ma la conicità dei canneggi era meno accentuata, e la campana era molto piccola rispetto allo strumento moderno, con una svasatura quasi assente. L'intonazione di base del trombone era il La, ed i principali artigiani costruttori dello strumento si trovavano nelle Fiandre e a Norimberga. All'inizio del XVII secolo Michael Praetorius illustrò ed elencò, nel suo Syntagma musicum, quattro versioni del trombone: "Alt Posaune" (simile al moderno trombone contralto), "Gemeine Posaune" (il moderno trombone tenore), "Quart" e "Quint-Posaunen" (intonati una quarta e una quinta sotto il tenore, simili al moderno trombone contrabbasso in Fa ), e "Octav Posaune" (simile al moderno trombone contrabbasso in Sib, intonato una ottava sotto il tenore). Nel 1607 l'orchestra dell'L'Orfeo di Claudio Monteverdi comprendeva cinque tromboni dal differente registro (primo utilizzo "ufficiale" del trombone). Il trombone si sviluppò nel tempo, essendo utilizzato principalmente in piccoli gruppi e nella musica sacra, e non divenne parte integrante dell'orchestra fino al XVIII secolo, quando fu adottato da Christoph Willibald Gluck (Ifigenia in Tauride), Francois Joseph Gossec e poi da Wolfgang Amadeus Mozart che userà i tromboni come raddoppio al coro in praticamente tutte le sue messe, nelle opere come Don Giovanni e Il flauto magico e addirittura in alcuni soli, come nel "Agnus Dei" della Missa Solemnis KV139 "Waisenhausmesse", nell'oratorio "Davide Penitente" e nel "Tuba mirum" del suo Requiem, così come in altre composizioni. Successivamente lo strumento suscitò l'attenzione di Beethoven, che lo introdusse nella quinta, sesta e nona sinfonia e scrisse tre equali per quattro tromboni soli, e di Schubert, che lo introdusse nelle sue ultime due sinfonie. In questo periodo e fino alla prima metà del XIX secolo, il trombone fu molto usato dalle bande militari tedesche: questo contribuì a modificarne l'intonazione di base da La a Sib, allargarne il canneggio ed introdurre la ritorta, per abbassare l'intonazione in Fa. Il trombone moderno era oramai sviluppato e diffuso, tanto da essere molto utilizzato da Johannes Brahms, Richard Wagner e Richard Strauss. I compositori avevano a disposizione uno strumento completo e versatile al punto che Hector Berlioz affermò fra l'altro che lo strumento era capace di esprimere un ampio spettro di suggestioni sonore, dal "calmo e posato accento religioso" al "clamore selvaggio dell'orgia". Lo stesso Berlioz scrisse un grande solo per trombone nella sua Grande symphonie funèbre et triomphale. Nel seguito del XIX secolo i compositori lo utilizzarono in maniera più stereotipata, come rinforzo di voci basse e armonie di insieme, anche se autori come Ludwig van Beethoven, Carl Maria von Weber e Gioachino Rossini lo tennero in buona considerazione. Solo con l'avvento della musica da ballo e lo swing nel XX secolo il trombone ha avuto di nuovo spazio negli arrangiamenti e negli assoli. In questo periodo, un forte stimolo allo sviluppo della tecnica e delle potenzialità espressive dello strumento, fu dato da musicisti jazz come ad esempio Tommy Dorsey. Attualmente il trombone è utilizzato nei più vari generi musicali, dalla musica classica, al jazz, dalla salsa allo ska, dal funk alla musica militare. Esistono vari tipi di trombone che si differenziano per la nota dell'armonico di base, il timbro (il quale può essere modificato anche dalla differente laccatura della campana e del resto delle parti del trombone), l'estensione e la presenza di una o più ritorte per il trasporto e la modifica della tonalità. Raro e quasi mai utilizzato. È suonato in alcuni contesti jazzistici e grazie al glissato si ottengono effetti impossibili da ottenere con la tromba. Suona nel registro e con gli stessi bocchini della tromba, e legge in chiave di violino. Il trombone contralto è tagliato una quarta sopra il trombone tenore (il padre della famiglia rispetto al quale si fanno i rapporti): è in Mib. In passato era comune anche il contralto in fa (vedi tromboni antichi). Alcune ditte producono contralti con tubi ritorti in Sib (se azionati portano praticamente lo strumento in sesta posizione) che rende più agevoli alcuni passaggi nelle posizioni basse e aiuta l'intonazione della settima posizione, essendo quella presa solo con la coulisse sempre leggermente crescente, tuttavia la loro intonazione è spesso molto imprecisa. I tubi ritorti aiutano anche l'esecuzione dei trilli (avendo più posizioni a disposizione, c'è la possibilità di trovare una combinazione che permetta di avere degli armonici più vicini fra loro, agevolando il trillo). La ditta giapponese Yamaha produce una versione particolare di tubi detto "da trillo", che serve solo per i trilli e cambia l'intonazione di mezzo tono soltanto. Tutti i produttori tranne Selmer/Bach (terza posizione alla campana) costruiscono i tromboni contralti con la quarta posizione all'altezza della campana. Il più comune, intonato in Sib una ottava sotto la tromba, generalmente senza tubo ritorto, il diametro del canneggio va dal 12,2 mm fino a 13,9 mm. È inoltre diffusissimo il trombone tenore con ritorta, il quale può passare dalla tonalità di Sib a quella di Fa, azionando la valvola rotativa. Le orchestre difatti lo utilizzano frequentemente, il tubo ritorto è traspositore in Fa, grazie alla quale può coprire un'ampia estensione di note, canneggio normalmente da 13,89 mm. Le valvole per il passaggio dell'aria nella ritorta sono di vario tipo, in genere analoghe alle classiche valvole rotative. Utilizzato spesso in orchestra classica oppure in big band, ha canneggio ampio da 14,3 mm e ha generalmente 2 tubi. Alcuni trombonisti bassi utilizzano ancora vecchi modelli di tubi in Fa, che differiscono dai simili tenori per la cameratura e la campana più ampie. Ci sono due configurazioni possibili delle valvole: quella indipendente e quella dipendente.
  • Configurazione indipendente: vi sono due tubi, uno in Fa (praticamente azionandola si porta lo strumento in sesta posizione) e uno in Solb (quinta posizione). Le due valvole possono essere azionate una alla volta oppure assieme, portando lo strumento in Re quindi avremo uno strumento in Sib/Solb/Fa/Re.
  • Configurazione dipendente: sempre con due tubi, ma questa volta possiamo azionare la valvola in Fa da sola oppure azionando la seconda valvola verrà aperta automaticamente anche la prima quindi avremo uno strumento che potrà passare in Sib/Fa/Re.
Con il termine tenore si intende un trombone tenore in Sib oppure uno in Sib con tubi in Fa, e taluni indicano come tenor-basso un trombone in Sib con tubo in Fa ma con canneggio largo da trombone basso. Si tratta dello strumento più grave della famiglia. Ne esistono modelli in SI bemolle cioè un'ottava sotto al trombone tenore (che sono spesso caratterizzati da una doppia coulisse) usati molto raramente, e modelli in FA, una quarta sotto al trombone tenore, che sono invece i più usati, come nelle esecuzioni della Tetralogia di Richard Wagner, dove è presente in organico un Kontrabassposaune. Questi strumenti sono quasi sempre dotati di due dispositivi (valvole) che permettono di non utilizzare le posizioni "distanti", altrimenti raggiungibili solo con l'uso di una maniglia. Tra i moderni costruttori di riferimento di questi strumenti si possono ricordare Laetzsch e Thein, entrambi di Brema. Il trombone a pistoni, ed il suo predecessore a cilindri, è stato molto utilizzato. Dato che l'impiego dei tromboni in gran parte del repertorio classico e romantico prevede corali e armonie, lo strumento a coulisse è stato preferito a quello a pistoni, poiché permette una maggiore accuratezza dell'intonazione. Il suono degli strumenti a pistoni, che solitamente erano e sono costruiti con un canneggio piccolo, non si discostava molto dal suono degli strumenti a coulisse, che per molti anni sono stati costruiti con canneggi simili a quelli usati per i tromboni a pistoni. Nonostante questo il trombone a pistoni non è scomparso, poiché grazie alla sua maggiore agilità è stato preferito da alcuni strumentisti (come ad esempio i jazzisti Juan Tizol e Bob Brookmeyer) come proprio strumento di elezione. Rimane ancora oggi molto presente nelle bande musicali. Oltre ai tromboni menzionati esiste il sopranino in Mib, tagliato una quarta sopra il soprano e un'ottava sopra il contralto, che è caduto in disuso per la bassa qualità sonora e le grandi problematiche tecniche, ma rivalutato con il passare del tempo e oggi ripreso. Questo strumento era (ed è tuttora) suonato in genere da trombettisti. Da ricordare i tromboni antichi (tromboni rinascimentali, sackbut dal francese antico sacquer ovvero estrarre).  Molto simili nella struttura all'odierno trombone, furono utilizzati in gruppi strumentali o in sostituzione o rafforzo della voce. Esistevano principalmente 3 taglie di tromboni: kleine, mittel equart (che divennero successivamente Contralto, Tenore e Basso) e a quanto pare (archivi della Hofkapelle di Stoccarda, 1589) venivano costruiti dei tromboni in taglie diverse "da trasporto" che avevano denominazioni come "secondposaune", "terzposaune".
Armonico base indicativo degli strumenti antichi:
  • Contralto: Mib o Fa
  • Tenore: La
  • Basso: Mib, Re o Fa
Gli strumenti antichi generalmente avevano molte pompe addizionali per variare la nota base dello strumento.

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