martedì 1 aprile 2014

Il Theremin



Il theremin (grafia inglese, pronuncia [ˈθɛrəmɪn]) o thérémine (grafia francese, pronuncia [teʀeˈmin]), inizialmente denominato eterofono, è uno strumento musicale elettronico, il più antico conosciuto che non preveda il contatto fisico dell'esecutore con lo strumento. Venne inventato nel 1919 dal fisico sovietico Lev Sergeevič Termen, noto in Occidente come Léon Theremin o Theremine e si basa su oscillatori che, lavorando in isofrequenza al di fuori dello spettro udibile, producono, per alterazioni delle loro caratteristiche a seguito della presenza delle mani del musicista nel campo d'onda, dei suoni sul principio fisico del battimento, questa volta nel campo delle frequenze udibili. Questo strumento è composto fondamentalmente da due antenne poste sopra e a lato di un contenitore nel quale è alloggiata tutta l'elettronica. Il controllo avviene allontanando e avvicinando le mani alle antenne: mediante quella superiore (posizionata verticalmente) si controlla l'altezza del suono, quella laterale (posta orizzontalmente) permette di regolarne l'intensità. Il timbro può variare tra quello di un violino e quello vocale. Lo strumento è considerato molto difficile da suonare proprio perché lo si suona senza toccarlo, quindi senza facilmente visibili riferimenti di posizione relativa delle due mani. Il theremin è stato utilizzato anche in numerose colonne sonore di film, tra cui La moglie di Frankenstein di James WhaleIo ti salverò di Alfred Hitchcock e Ultimatum alla Terra di Robert Wiseed è indimenticabile in Qualcuno volò sul nido del cuculo, nella commovente scena finale. Altri esempi noti sono la sigla iniziale dei cartoni animati di Scooby Doo e il tema della serie televisiva L'ispettore Barnaby. in molti live Jimmy Page lo utilizza per il particolare intermezzo del brano "Whole lotta love", mentre tra i compositori classici c'è Charles Ives che ne ha fatto uso nella sua quarta sinfonia. L'idea dello strumento venne in mente a Theremin mentre compiva alcuni esperimenti per l'esercito con amplificatori a valvole: si accorse che a volte si produceva un fischio che cambiava frequenza variando la distanza delle mani dalle valvole. Sviluppò l'idea fino a giungere alla costruzione di un vero e proprio strumento musicale battezzato eterofonoLo stesso Theremin era un musicista (violoncellista) e approfittò dei circoli musicali che frequentava per far conoscere la sua invenzione che riscosse un notevole interesse. Qualche tempo dopo fu contattato da Lenin che gli propose di diffondere lo strumento in EuropaVenne organizzato un tour nelle maggiori capitali europee: Berlino, Londra e Parigi. Proprio a Parigi la curiosità fu tale da causare disordini fra le migliaia di persone che non erano riuscite ad avere un posto in teatro. Nel 1928 Theremin sbarcò a New York dove lo strumento venne presentato a un ristretto gruppo di musicisti e magnati dell'industria (vi erano anche Arturo Toscanini e Henry Ford). In seguito fu fondata un'azienda per lo sviluppo e la costruzione dell'eterofono che per l'occasione fu ribattezzato theremin. In seguito furono concessi i diritti di costruzione commerciale alla RCA ma, a causa della crisi economica di quegli anni, il prezzo di vendita dello strumento era talmente alto da impedirne la diffusione. La più grande virtuosa dello strumento fu Clara Rockmore, una violinista russa che, non potendo proseguire per motivi di salute la sua attività, si dedicò al nuovo strumento. In passato il theremin è stato usato da diversi musicisti rock; oggi sta riscoprendo un utilizzo anche nel pop radiofonico. È stato utilizzato spesso, in studio e nei concerti dal vivo, Jimmy Page dei Led Zeppelin lo utilizzò in "Whole lotta love" e in tutte le esecuzioni dal vivo di questo pezzo per oltre 20 anni, inoltre dalla Blues Explosion di Jon Spencer e dalle band italiane Afterhours nell'intro della canzone Bye Bye Bombay; e Perturbazione nel brano "Il Palombaro", esecuzione di Domenico Graglia. Anche i Baustelle nella canzone Love Affair utilizzano un theremin nella parte strumentale del pezzo. IThe Gathering nel loro disco How to measure a planet ne fanno uso nei brani Rescue Me e Illuminating. I Beach Boys impiegarono estensivamente il theremin nella produzione dell'album Pet Sounds, nel singolo Good Vibrations e nell'album Wild Honey. I Coheed and Cambria hanno utilizzato questo strumento nell'esecuzione live Neverender. Il theremin era suonato nelle apparizioni live dal frontman della band Mike LoveI theremin attuali sono costruiti con tecnologia a transistor che li rende molto più economici, non è raro imbattersi in ultraeconomici kit fai da te. In Italia il gruppo The Transistors (Maurizio Mansueti e Luca Cirillo) è stato pioniere dell'utilizzo del theremin, in una chiave musicale lounge, affiancato a uno strumento altrettanto atipico come lo stilofonoIl nucleo centrale del theremin sono due oscillatori che lavorano in isofrequenza: la produzione del suono si basa sul principio fisico del battimento delle onde generate dai due oscillatori. La frequenza generata da ciascuno dei due oscillatori è fuori dallo spettro udibile ( > 20 kHz); lo strumento, a riposo, non produce alcun suono in quanto non vi è differenza di frequenza. Collegando un'antenna al condensatore di uno dei due oscillatori è possibile variarne la componente capacitiva, e di conseguenza la frequenza di lavoro, semplicemente avvicinando o allontanando un ostacolo (solitamente la mano) a detta antenna; lo shift (slittamento) di frequenza così generato produce di conseguenza un battimento che dà come risultato una terza onda (principio del terzo suono). Gli oscillatori del theremin sono progettati in modo tale che gli shift di frequenza dell'oscillatore a capacità variabile si tengano tra i 20 e i 20.000 hertz, sì da generare una terza onda di battimento che rimanga all'interno dello spettro sonoro udibile. Il segnale sonoro così generato è inviato direttamente a un altoparlante o, a seconda del progetto dello strumento, a uno stadio amplificatore e successivamente ai diffusori. Versioni più raffinate del theremin prevedono anche un secondo stadio elettronico, analogo al primo, che prevede un convertitore che trasforma la frequenza di battimento in una tensione elettrica; il suono prodotto dal primo stadio è successivamente attenuato in proporzione alla tensione generata dal secondo stadio onde rendere lo strumento dinamico e permette all'esecutore di variare l'intensità e il volume del suono lavorando con l'altra mano vicino a un'altra antenna. Un esecutore destrorso trova di norma l'antenna del volume sulla propria sinistra e quella del pitch (altezza della nota) sulla propria destra. L'antenna che regola il volume è curva, in genere a forma di anello, ed è orizzontale; quella del pitch è dritta e verticale. La taratura standard del theremin in genere prevede due fasi:
  1. Quando la mano (sinistra) è quasi a contatto o proprio a contatto con l'antenna del volume (antenna orizzontale sinistra, a guisa d'anello), il volume del suono sia completamente azzerato;
  2. Che la portata dell'antenna del pitch o intonazione (antenna verticale destra) non vada oltre l'inizio dell'antenna orizzontale del volume, ovvero che non si produca alcun suono operando solo con l'antenna del volume. Da notare che la polarizzazione mutuamente ortogonale delle due antenne è stata progettualmente voluta da Lev Sergeevič Termen proprio per limitare intrinsecamente al massimo l'interferenza tra lo gesticolare delle due braccia/mani/dita; dalla combinazione tra altezza e volume vengono generati i vari suoni che l'esecutore è in grado di far produrre allo strumento con le braccia/mani/dita.
I controlli più estesi, introdotti in seguito, permettono di variare la sensibilità dell'antenna di volume sì da ottenere una dinamica più o meno estesa nonché di variare l'estensione dello strumento e la distanza degli intervalli (tipicamente controllo pitch). Sono inoltre presenti delle regolazioni che variano le forme delle onde generatrici (tipicamente controllo waveform) consentendo quindi di variare anche notevolmente il timbro dello strumento. Il theremin può essere utilizzato anche come interfaccia per pilotare altri strumenti musicali. Alcune aziende produttrici hanno addirittura ridotto gli investimenti sulla qualità timbrica e la linearità dell'intonazione in favore di un'interfaccia di comunicazione con altre periferiche più raffinata. Modelli come l'Etherwave Plus e l'Etherwave Pro della Moog o il Tmax della Paia forniscono (oltre al segnale audio) anche un segnale analogico che rappresenta la distanza delle mani dalle antenne: questo può essere utilizzato per controllare i parametri di altri sintetizzatori analogici o può essere convertito in MIDI per il controllo di strumenti digitali. Con questo proposito è stato implementato l'Ethervox MIDI della Moog (ora fuori produzione), dotato di un'interfaccia MIDI di ingresso e uscita, utile per interagire con la maggior parte degli strumenti musicali elettronici prodotti dopo gli anni 80. Si parla spesso di linearità del theremin e cioè la possibilità di mantenere costanti gli intervalli tra le note a pari spostamento della mano e delle dita; questo non significa linearità in senso matematico, bensì logaritmicità, coerentemente ai sensi umani, udito compreso. Il theremin è per sua natura non lineare o almeno non perfettamente. Il fattore di linearità in senso acustico, soprattutto nell'ambito della musica classica (o comunque ovunque si voglia rendere riproducibile una melodia definita) è molto importante. La differenza della qualità di un theremin rispetto ad un altro è spesso proprio in questo fattore. Tra i theremin più acusticamente lineari si può citare l'Etherwave pro della Moog o il Tvox Tour (attualmente lo strumento da viaggio preferito da Lydia Kavina e dall'ormai deceduta Barbara Buchholz), non più in produzione da anni. Tutti gli altri modelli hanno un pitch shift che tende ad accelerare all'approssimarsi dell'antenna e spesso per aggirare questo problema il theremenista segue la curva del pitch con mano, oppure china e avvicina il capo in prossimità dell'antenna al fine di utilizzare la testa quasi fosse l'equivalente di un capo tasto chitarristico, facendo così aumentare considerevolmente lo spazio tra le note, a tutto vantaggio di un ben più agevole e preciso controllo.

StuPanda 

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