sabato 14 dicembre 2013

Il Contrabbasso


Il contrabbasso è uno strumento musicale della famiglia dei cordofoni ad arco. Il suono viene prodotto tramite l'attrito sulle corde del crine di cavallo montato su una bacchetta di legno, detta archetto, mentre nel jazz viene suonato quasi esclusivamente pizzicando le corde con le dita della mano destra. È lo strumento con il suono più grave di tutti gli archi (se si esclude il rarissimo ottobasso): le quattro corde producono rispettivamente dalla più acuta alla più grave le note Sol-Re-La-Mi, in accordatura da orchestra. Per indicare con più precisione la reale altezza di una nota viene utilizzata una nomenclatura che affianca al nome della nota un numero. Questa numerazione inizia dalla nota più bassa del pianoforte (La0) fino alla nota più alta (Do8). Esistono anche altre accordature quali quella italiana da concerto (consistente nell'alzare l'intonazione delle corde di un tono) e quella viennese (La2, Fa♯2, Re2, La1). Esistono anche contrabbassi a cinque corde, dove la corda più grave è generalmente un Do1 o un Si0. In orchestra il contrabbasso ha raramente una funzione solistica per via del suo suono estremamente basso. Ha però una funzione indispensabile nell'"amalgamare" i suoni e dare sostegno agli strumenti acuti ed è lo strumento che, di solito, tiene il basso armonico della melodia dell'orchestra.
Le Origini
Una delle prime testimonianze sull'uso del contrabbasso è data dal quadro Nozze di Cana (1562-63) di Veronese in cui Tiziano è raffigurato mentre suona un contrabbasso. Monteverdi nel 1608 richiede un "basso di viola". Inizialmente il contrabbasso serviva solo a raddoppiare la viola da gamba (o il violoncello) all'ottava bassa. Successivamente ed in particolare nel periodo in cui fu attivo Beethoven grazie a virtuosi (Michele Berini e Domenico Dragonetti) il contrabbasso si svincola dalla mera funzione d'accompagnamento per raggiungere, con Giovanni Bottesini, le più alte vette espressive. Le accordature ed il numero delle corde variano in tutta Europa fino alla fine dell'Ottocento. Nella zona tedesca si utilizzava principalmente il contrabbasso a quattro corde, mentre in Italia era più usato quello a tre corde, dal suono più melodioso ma col difetto di avere un'estensione molto limitata in senso discendente. Il contrabbasso più utilizzato divenne quello a quattro corde non per qualche pregio particolare, ma perché i più grandi compositori del tempo erano tedeschi (ad esempio Mozart, Haydn e Beethoven). Nelle loro composizioni loro utilizzavano il contrabbasso a quattro corde principalmente perché nella loro zona era il più suonato. Richard Wagner e altri scrissero nelle loro opere anche musiche orchestrali in cui si prescriveva l'uso del basso a cinque corde (strumento di origine nordica), ancora oggi saltuariamente utilizzato. Oggi gran parte dei contrabbassi usati in orchestra è dotata di una prolunga per la quarta corda: la tastiera viene allungata in parte al riccio in modo da poter scendere fino ad un Re1 (nel caso di un'accordatura "standard"). Dato che la presenza delle chiavi renderebbe difficile posizionare correttamente la mano sinistra atta ad esercitare contropressione, la corda viene in quella zona premuta tramite leveraggi azionati dal musicista grazie ad una pulsantiera. Questa soluzione permette di ampliare l'estensione dello strumento verso il grave senza dover modificare l'accordatura o usare una quinta corda, cosa che implica profonde differenze costruttive ed esecutive dai modelli più diffusi.

StuPanda

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