lunedì 2 dicembre 2013

Musica & Videogames


La musica, come forma d'arte, non è solo quella cantata su un palco in qualche stadio o quella che si compra su itunes, bensì in Giappone, la musica può venire anche dalle colonne sonore dei videogiochi, rendendo la musica, composta ad hoc, parte integrante dell'esperienza videoludica, ma non parleremo di videogiochi o grafica e tanto meno di gameplay, parleremo dell'aspetto audiofilo che può avere la colonna sonora di un videogioco e dell'impatto che queste musiche hanno sul pubblico, al punto da trovare in rete milioni di video nei quali possiamo assistere a qualsiasi sorta di versione strumentale di qualsiasi colonna sonora con qualsiasi strumento.
Prima di arrivare ai giorni nostri, dobbiamo ripassare prevemente il cammino della cultura musicale giapponese, infatti la musica tradizionale giapponese è stata sempre collegata a rituali e cerimonie nonchè ad accompagnamento di opere teatrali dove possiamo notare alcuni strumenti tipicamente orientali come gli       strumenti a corda come lo shamisen, la biwa, il koto, e strumenti a fiato quali il fue, lo hachiriki, il ryu-teki, e quelli a percussione ovvero il taiko, lo tsuzumi e il kane.
Dal 1500 al 1600 le influenze europee iniziarono a farsi sentire ma, solo dopo la Reastaurazione Meiji il canto e la musica occidentale si affermò del tutto, inglobando molti strumenti e ritmiche della cultura giapponese.
La grande esplosione il giappone lo ha nel 1980 con il Visual Kei, un rock aggressivo, uno stile che diede alla luce grandi successi e grandi artisti rimasti però quasi sconosciuti nell'occidente.
Ma proprio in quest'epoca le colonne sonore dei videogiochi acquistarono sempre maggiore importanza, al punto da trovare la massima espressione musicale giapponese, l'equilibrio tra vecchio e nuovo e tra orientale e occidentale.
Importanti compositori sono Koji Kondo in casa Nintendo, famoso per le musiche della saga “The Legend of Zelda” e “Super Mario”, Nobuo Uematsu, autore delle OST della serie “Final Fantasy” (dal I fino al XII) arrangiate per orchestra, e Yoko Shimomura, sempre in casa Square Enix, autrice della colonna sonora per la saga di “Kingdom Hearts”.
Anche il mondo dell’animazione vanta compositori degni di nota, come Yoko Kanno, un esempio per tutti; Michiru Oshima, dalle tonalità sempre delicate e suggestive; Yuki Kajiura, maestra delle composizioni imponenti, quasi surreali, e tanti altri ancora.

StuPanda, Chamix the Stampede & Xidia

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